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martedì 8 novembre 2011

I'm with you - Red hot chilli peppers

Di solito non recensisco album discografici; non mi faccio pagare per questo e non ne ho la minima intenzione.
Sono solo un fan (cinico), che ha acquistato l'ultimo album dei Red hot chilli peppers.
Sinceramente le prime due volte che l'ho ascoltato, non mi è sembrato un granché e non ne capivo le varie sfumature e sfaccettature (lungi da me reputarmi un critico musicale); poi tenendolo sul lettore cd dell'auto e facendo avanti e indietro tutti i giorni da casa all'università, ho incominciato ad ascoltarlo per bene.
All'inizio mi chiedevo se avessero perso il loro carisma, se la loro nuova sfida fosse stata persa; se l'abbandono di Frusciante li avesse intaccati.
Per fortuna la risposta è stata no!
Questo album è qualcosa di meraviglioso e differisce un po dallo stile degli ultimi cd degli RHCP, con un ritorno (se si può definire tale, io la chiamerei più innovazione), a un sound simile a quello dei primi capolavori della band.
Scegliere una traccia preferita fra tutte quelle che ci sono, non ne sarei in grado, mi piacciono tutte.
Dalla prima all'ultima vanno "giù" che è una bellezza. Non è la solita pillola amara dei grandi artisti, che dopo anni e anni di successi cominciano a fare album orribili; non sono nemmeno gli ultimi arrivati sulla piazza che dopo il primo album ne fanno due orribili e poi spariscono.
Il chitarrista non è male, anzi è bravissimo e ha una tecnica da far impaurire tutti, però secondo me, tenta troppo di imitare Frusciante, che è un ombra più che pesante; questo in alcuni brani si sente e lo penalizza un pò.
Vi lascio con una canzone che mi ha fatto impazzire per la sua perfezione:
Brenand's Death Song, live in Klon.... fantastica!